Il tennis moderno nasce uffcialmente nel 1873, grazie all’inventiva di Walter Clopton Wingfeld, un uffciale gallese della Guardia Reale britannica, nato a Ruabon nel 1833. Per tenersi in forma e proporre un’alternativa ai giochi da salotto, Wingfeld ideò un nuovo passatempo sportivo da praticare all’aria aperta, ispirandosi vagamente a giochi con la palla di origine greca.
Lo battezzò con un nome insolito: Sphairistikè, dal greco “σφαιριστική“, che signifca “arte di colpire la palla”.
La prima partita di Tennis
La prima partita fu giocata il 29 settembre 1873. Il campo era molto diverso da quello attuale: aveva una forma a clessidra, più stretto al centro e più largo alle estremità, e la rete si estendeva anche lungo i lati del campo. La particolarità, però stava anche nella concezione del gioco: Wingfeld ebbe l’intuizione di progettare un set da tennis portatile, facile da montare su un
prato, che includeva racchette, palline, rete e istruzioni per l’uso. Un’idea rivoluzionaria per l’epoca.
La prima partita di Tennis
Nel febbraio 1874, Wingfeld pubblicò un libretto intitolato The Game of Sphairistikè, or Lawn Tennis, nel quale presentava le regole del gioco e ne formalizzava la struttura. Ottenne anche il brevetto, assicurandosi così i diritti sull’invenzione.
Tuttavia, il nome “Sphairistikè” risultava poco pratico e diffcile da ricordare: prevalse quindi il più semplice e intuitivo “Lawn Tennis”, che signifca “tennis su prato”. Nel 1877, il Croquet and Lawn Tennis Club di Wimbledon organizzò il primo torneo uffciale, destinato a diventare una delle competizioni più prestigiose della storia dello sport.


2 Comments
Sandra Jones
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Peter Bowman
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